Dopo aver parlato nel numero scorso del Divin Codino…oggi parliamo di un altro calciatore che con le sue magie deliziava gli spettatori di quello che una volta, primo di tutti gli interessi che ci sono oggi, era uno sport meraviglioso….
L’unico calciatore che è riuscito a portare con dignità la maglia n° 10 del Napoli dopo che LUI era andato via….anzi in una delle partite disputate da Maradona con il Napoli, cedette a Zola la n° 10 designandolo cosi suo erede…
Fu notato in Sardegna ,da quel marpione di Pierpaolo Marino, nei campi di C2 , quando vestiva la maglia della Torres, e da vecchio uomo di calcio, capi che quel piccolo ragazzo era adatto a vestire la maglia del Napoli, infatti dopo tre anni passati nella Torres approda nel 1989 alla corte di Diego Armando Maradona.
Zola rimase letteralmente innamorato di Diego, che leggende raccontano, che a fine allenamento rimaneva sul campo a vedere Diego mentre provava i calci piazzati….cercando di carpire i segreti di quelle parabole cosi perfette…
Quello stesso anno il Napoli vince il campionato italiano, dove il giocatore sardo gioca alcune partite decisive, segnando due goal. Nonostante il pericolo di rimanere offuscato dalla personalità del fuoriclasse argentino, Gianfranco ha il merito di emergere e farsi notare, rivelandosi in campo, rapido, coraggioso e pieno di iniziativa, tanto che lo stesso Maradona, prima di lasciare il Napoli gli consegna la maglia numero 10, affinché Zola sia il suo legittimo erede. L'esperienza napoletana è fondamentale: lì gioca al fianco di fuoriclasse come Careca, Fonseca, Ferrara ed Alemao. Diventato famoso e temutissimo dai suoi avversari, anche per i calci di punizione, che spesso mandano la palla in rete da una posizione apparentemente impossibile, Gianfranco durante le quattro stagioni nella squadra partenopea, riesce a segnare 32 goal in 105 partite.
Con il Napoli vince anche una Supercoppa Italiana contro la Juventus di Maifredi…ed effettua il suo ingresso nella Nazionale di Arrigo Sacchi, diventandone il titolare. Poi il distacco dal Napoli, che lo vende per motivi di bilancio.
Viene ingaggiato dal Parma dei Tanzi…dove in due anni sotto la guida di Nevio Scala,che gli da piena liberta di movimento in campo, diventa la seconda punta piu forte d’Italia, aggiungendo nel suo palmares una Coppa Uefa ed una Coppa Italia, ma con l’arrivo di Stoitchkov e dell’anno successivo di Crespo e Chiesa e di Ancelotti sulla panchina ducale, la sua fantasia viene incatenata e lo mette nelle condizioni di cambiare aria…
Passa quindi al Chelsea allenato prima da Ranieri e poi da Gianluca Vialli
Dopo aver subito una delle più grandi ingiustizie del mondo calcistico, l'espulsione a pochi minuti dal suo ingresso in campo durante la partita contro la Nigeria ai mondiali del 1994, e dopo l'amarezza lasciatagli dal rigore sbagliato agli europei del '96 contro la Germania, ancora tante soddisfazioni attendono Gianfranco nel Chelsea. Con la squadra britannica infatti, il calciatore disputa due ottimi campionati, vincendo la Coppa d'Inghilterra, la Coppa di Lega Inglese e la Coppa delle Coppe. Se ancora ce ne fosse bisogno, Gianfranco dimostra nuovamente di essere un grande campione, segnando il goal dell'incontro dell'Italia contro l'Inghilterra il 12 febbraio 1997 a Wembley, occasione in cui viene proclamato "Uomo del Match". Amato profondamente dal pubblico del Chelsea anche per il suo carattere mite e cortese, Gianfranco militerà nei Blues fino al 2003.
E’ stato eletto Miglior Giocatore dell'Anno in Inghilterra nel 1997, Gianfranco Zola, uno degli ultimi fantasisti in circolazione, afferma ancora una volta le proprie doti calcistiche di grande campione. Il Cagliari non volle comprarlo nel lontano 1989, ritenendolo troppo gracile; dopo aver pianto per anni una scelta così scellerata, il presidente Cellino è riuscito ora a portarlo nella squadra più amata dal fantasista di Oliena e che ha come unico e imperativo obbiettivo la Serie A. Ecco il commento del suo ormai ex-presidente al Chelsea, Ken Bates: "È stato senza dubbio uno dei giocatori più grandi che il Chelsea abbia mai avuto - ha detto Bates - Una gioia da vedere sul campo, una grande personalità e influenza fuori, anche per la sua grande attenzione ai tifosi più piccoli. Non possiamo far altro che ringraziarlo e augurare a lui e alla sua famiglia la migliore fortuna, con l'auspicio di vederlo al più presto allo Stamford Bridge con il suo Cagliari".
Il Piccolo Sardo è stato amato in tutte le squadre dove ha militato ed ha lasciato un ottimo ricordo in tutti i suoi tifosi…ed il sogno sarebbe stato per me..tifoso napoletano…vederlo indossare ancora una volta la mitica 10 del Napoli….
il sito www.myspace.com/zolagianfranco
1 commenti:
a parma durò fin quando nn comprarono il bulgaro stoickov che gli rubò il ruolo in campo nonostante le pessime prestazioni, mentre zola fu spostato sulla fascia!!!..per la serie CALCIO MODERNO...il calcio secondo gli idioti!!!
...eh eh anke ancelotti ha fatto qualke stronzata.
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