Squalificati sette arbitri e un guardalinee
ROMA (6 luglio) - Quattro anni di inibizione per Mariano Fabiani. Un anno e due mesi per Luciano Moggi. Mentre Massimo De Santis è stato squalificato per sei mesi. Sono alcune sanzioni decise dalla Disciplinare per il caso delle sim svizzere utilizzate da Moggi e Fabiani da una parte e da alcuni associati Aia dall'altra, tutti deferiti il 23 aprile scorso per «avere costituito un sistema di comunicazioni telefoniche riservate attraverso contatti intercorsi tramite utenze sim estere in prossimità di sorteggi arbitrali di gare e al termine dello svolgimento delle stesse». In totale sono stati squalificati sette arbitri (in attività solo Pieri e Bertini) e un guardalinee.
La sentenza. «Risulta, infatti, che in prossimità dei sorteggi, nonchè successivamente al loro svolgimento, e in prossimità delle gare e successivamente ad esse - si legge nel dispositivo - Sono intercorsi contatti tra le utenze nella disponibilità del Moggi e del Fabiani e quelle nella disponibilità degli altri deferiti, associati AIA». Secondo la disciplinare non ci sono dubbi sulla volontà dei soggetti ad eludere le intercettazioni ricorrendo a schede svizzere: «È evidente che l'utilizzo di schede telefoniche anonime e straniere era finalizz ato ad eludere la possibilità di risalire ai titolari delle schede e ad impedire possibili intercettazioni. Ancora più censurabile, considerato il ruolo ricoperto dagli arbitri che impone loro di tenere una condotta leale e trasparente. Tale condotta integra a pieno la violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità, tanto più grave perchè commessa in concorso tra un alto dirigente di una blasonata squadra di calcio (la Juventus di Moggi) e chi è stato posto dal sistema sportivo a tutela delle regole sportive, anche fuori dal campo. Pertanto l'aver costituito un sistema di comunicazioni riservato e sostanzialmente criptato, nonchè l'aver accettato di farne parte, realizza di per sè la violazione dell'art. 1, comma 1, Cgs».
Queste tutte le decisioni della Commissione, presieduta dall'avvocato Sergio Artico:
Luciano Moggi, inibizione di anni 1 e mesi 2 ;
Mariano (Angelo) Fabiani inibizione di anni 4 ;
Tiziano Pieri, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Salvatore Racalbuto squalifica di anni 1 e mesi 6;
Stefano Cassarà, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Antonio Dattilo, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Paolo Bertini squalifica di anni 1 e mesi 6;
Marco Gabriele squalifica di anni 1 e mesi 6;
Marcello Ambrosino squalifica di anni 1 e mesi 6;
Massimo De Santis squalifica di mesi 6.
LEGGI TUTTA LA SENTENZA
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Il punto non è "scandalizzarsi" per tali manfrine, siamo plurivaccinati in merito, il punto è che nonostante da anni siano "sgamate-divulgate-barzellettate" tantissime prove di inciuci e skifezze varie, alcuni sentenziati sono ancora con le mani in pasta e PORTATI IN TRIONFO da "tifosi" senza ne cuore ne passione ma solo desiderosi di vincere a qualsiasi prezzo.(UNO di NOI cantava quella "curva"...sicuramente lo è).
Bhè ognuno avrà i suoi parametri di "fede".....ma festeggiare e sentirsi GRUOSS con questi metodi credo sia un pò come pagare una donna di strada....e forse, visto il campionato appena "vinto", si può dire che sta donna non è stata neanke un gran kè!!!
La sentenza. «Risulta, infatti, che in prossimità dei sorteggi, nonchè successivamente al loro svolgimento, e in prossimità delle gare e successivamente ad esse - si legge nel dispositivo - Sono intercorsi contatti tra le utenze nella disponibilità del Moggi e del Fabiani e quelle nella disponibilità degli altri deferiti, associati AIA». Secondo la disciplinare non ci sono dubbi sulla volontà dei soggetti ad eludere le intercettazioni ricorrendo a schede svizzere: «È evidente che l'utilizzo di schede telefoniche anonime e straniere era finalizz ato ad eludere la possibilità di risalire ai titolari delle schede e ad impedire possibili intercettazioni. Ancora più censurabile, considerato il ruolo ricoperto dagli arbitri che impone loro di tenere una condotta leale e trasparente. Tale condotta integra a pieno la violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità, tanto più grave perchè commessa in concorso tra un alto dirigente di una blasonata squadra di calcio (la Juventus di Moggi) e chi è stato posto dal sistema sportivo a tutela delle regole sportive, anche fuori dal campo. Pertanto l'aver costituito un sistema di comunicazioni riservato e sostanzialmente criptato, nonchè l'aver accettato di farne parte, realizza di per sè la violazione dell'art. 1, comma 1, Cgs».
Queste tutte le decisioni della Commissione, presieduta dall'avvocato Sergio Artico:
Luciano Moggi, inibizione di anni 1 e mesi 2 ;
Mariano (Angelo) Fabiani inibizione di anni 4 ;
Tiziano Pieri, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Salvatore Racalbuto squalifica di anni 1 e mesi 6;
Stefano Cassarà, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Antonio Dattilo, squalifica di anni 1 e mesi 6;
Paolo Bertini squalifica di anni 1 e mesi 6;
Marco Gabriele squalifica di anni 1 e mesi 6;
Marcello Ambrosino squalifica di anni 1 e mesi 6;
Massimo De Santis squalifica di mesi 6.
LEGGI TUTTA LA SENTENZA
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Il punto non è "scandalizzarsi" per tali manfrine, siamo plurivaccinati in merito, il punto è che nonostante da anni siano "sgamate-divulgate-barzellettate" tantissime prove di inciuci e skifezze varie, alcuni sentenziati sono ancora con le mani in pasta e PORTATI IN TRIONFO da "tifosi" senza ne cuore ne passione ma solo desiderosi di vincere a qualsiasi prezzo.(UNO di NOI cantava quella "curva"...sicuramente lo è).
Bhè ognuno avrà i suoi parametri di "fede".....ma festeggiare e sentirsi GRUOSS con questi metodi credo sia un pò come pagare una donna di strada....e forse, visto il campionato appena "vinto", si può dire che sta donna non è stata neanke un gran kè!!!
DAL 1919 MARCIAMO IN FILA INDIANA DIETRO LA TUA SCIA, VERSO IL TUO DESTINO. ALE' CAVESE
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