venerdì 6 giugno 2008

Caré, Caré, Caré...tira la bomba, tira la bomba

Caré, Caré, Caré...tira la bomba, tira la bomba





Il più forte attaccante degli anni 90 insieme a Van Basten che abbia giocato in Italia…

Velocità..tecnica…fantasia…era un attaccante completo, in grado di fare reparto da solo, ma noi tifosi del Napoli abbiamo avuto la fortuna di vederlo giocare con il vero ed unico fenomeno del calcio mondiale Diego Armando Maradona che insieme a Bruno Giordano formarono a Napoli la “MA.GI.CA” che in questo periodo è stata paragonata al “KA.PA.RO” di stampo milanista, ma nessuno potra mai accostarsi alla forza dirompende di quel trio di giocatori che fecero sognare ad occhi aperti i tifosi partenopei

Il suo vero nome è Antonio de Oliveira Filho. Careca è un soprannome attribuito in riferimento ad un celebre clown che ispirò la zia e la madre del campione nella scelta del nomignolo.
Inizia a farsi notare nel São Paulo dove in 67 presenze mise a segno ben 54 goal,era tra i convocati per il mondiale spagnolo ( la sua presenza avvrebbe fatto sicuramente comodo alla Nazionele Brasiliana, che fortissima in tutti i reparti aveva la sua pecca proprio nel centravanti) ma la sorte inizialmente non gli è particolarmente benevola; Careca perse la sua prima occasione di mettersi in mostra a livello mondiale a causa di un infortunio che lo escluse dai mondiali del 1982 e dovette aspettare quattro anni per essere uno dei protagonisti del mondiale messicano dell'86.
Fu durante quei mondiali che il duo Moggi-Marino, misero gli occhi su quel funambolico calciatore, spalla ideale per Maradona e un anno dopo passo dal Sao Paulo al Napoli per poco più di due milioni di dollari (cifra ridicola, visto il valore del calciatore e visti i tanti milioni di dollari sborsati anche dalla Roma per acquistare Renato), trasferimento già annunciato nel gennaio dello stesso anno dal quotidiano Il Mattino di Napoli.
Il Napoli ha appena vinto il suo primo scudetto, guidato da Diego Maradona, ed è chiamato adesso a difendere il titolo e a disputare la Coppa dei Campioni. Purtroppo, il primo anno di Careca a Napoli non è un anno felice per la squadra azzurra, visto che il Napoli viene subito eliminato dalla Coppa dei Campioni per opera del Real Madrid e perde lo scudetto nelle ultime giornate, nonostante i 13 gol di Careca.
Nel 1989 Careca è tra i protagonisti della vittoria in Coppa Uefa: sono decisivi i suoi gol al Bayern Monaco e allo Stoccarda. Memorabile il suo pallonetto con cui il Napoli segna il gol del 3-1 a Stoccarda. E pensare che Careca era sceso in campo con 39 di febbre! Anche in campionato, la sua intesa con Maradona è perfetta, e vedere il Napoli giocare è puro spettacolo. Realizza ben 19 reti, tra cui la storica tripletta a Torino contro la Juventus in Juventus-Napoli 3-5. Il Napoli arriva secondo in campionato, alle spalle di una fortissima Inter.
Nel 1990 Careca finalmente riesce a ottenere il titolo di campione d'Italia: è il secondo scudetto del Napoli, un titolo sofferto fino all'ultima domenica. La coppia d'attacco Maradona-Careca è straordinaria. A Napoli è sempre spettacolo: il Napoli vince 16 delle 17 partite in casa, con un solo pareggio contro la Sampdoria. Al San Paolo cadono tutte le grandi: il Milan, la Juventus, l'Inter, la Roma, sono tutte sconfitte dallo straordinario attacco napoletano. Da ricordare il suo gol alla Roma quasi dalla linea di fondo, e quello a Bologna alla penultima giornata che ha spianato la strada per lo scudetto.
La stagione successiva, il 1990/91, è la stagione della squalifica di Maradona, e l'inizio del declino del Napoli dei trionfi. Gli azzurri, dopo aver vinto la Supercoppa Italiana in Napoli-Juventus 5-1 (con due gol di Careca), disputano un campionato modesto e la squalifica di Diego segna la fine di un'epoca. Il Napoli infatti non riuscirà neanche a qualificarsi per le coppe europee.
Careca rimane per altre due stagioni nel Napoli, guidando la squadra con Gianfranco Zola a un ottimo quarto posto nel campionato 1991/92. L'anno successivo invece, nonostante l'ottima intesa con Daniel Fonseca, il Napoli e Careca non disputano un buon torneo e dopo l'eliminazione in coppa UEFA contro il Paris St. Germain, il Napoli chiude il campionato nella parte bassa della classifica.
Dopo uno scudetto, una coppa Uefa, una supercoppa Italiana, e 96 gol al fianco di Maradona prima e poi di Gianfranco Zola e Daniel Fonseca (che lo collocano al 5 posto tra i cannonieri di sempre del calcio Napoli), anche l’ultimo pezzo della MA.GI.CA. lasciò gli azzurri al termine della stagione 1992/'93 per andare a chiudere la propria carriera nel campionato giapponese prima di chiudere definitivamente col calcio giocato e tornare in Brasile.
Ma il suo legame con Napoli fu cosi forte che decise di giocare la sua ultima partita non in Brasile dove era giusto che si svolgesse, ma a Napoli ,alla quale presenziarono molti grandi campioni del Napoli eccetto che all'epoca lontano da Napoli per problemi personali.
Attualmente vive a Campinas dove ha allestito una squadra giovanile e lavora come talent scout.
Vanta sessanta presenze e ventinove goal segnati nella nazionale brasiliana.
MAMMA E’ COME ERA FORTE

1 commenti:

Clod ha detto...

Grande Careca, ma anche noi avremmo potuto avere il "nostro" Careca italiano e cioè Totti.... peccato che per tutta la carriera (ed ancora oggi ndr) sia stato "marcato" a uomo dallo "stopper" Giulia!!! (Claudio Gentile era un pivello a confronto!!!) ...lasciami Giulia debbo andare a giocare!!! hihihi