CORREVA L'ANNO 2004-2005 parte prima

Accantonata la prima esperienza in 2° cat. , Il Pianesi si proiettò da subito nella stagione successiva risolvendo alcune problematiche relative alla gestione tecnica ed al rafforzamento della rosa nei numeri e nella qualità. Come già anticipato nella scorsa puntata, il ns presidente aveva già bloccato il nascente astro delle panchine Emilio De Leo che avrebbe risolto in maniera eccellente le due problematiche appena descritte, scelta poi bocciata dal Ds. Cap. Bracienzo che, onde salvaguardare un posto in squadra ai fedelissimi del gruppo, preferì continuare con la linea interna imponendo come mr. l’amico di squadra PKK Di Giuseppe. Lo staff tecnico si componeva per tanto di pkk come Mr. Ufficiale, La Carcioffola come preparatore atletico e come Supervisore Bracienzo. Si decise di anticipare la preparazione ad Agosto visto “l’imminente” inizio di campionato per i primi di ottobre. La squadra alternò la sede della Maddalena con il Velodromo per poi cimentarsi nella propria tana di San Pietro lavorando tanto, in un clima inizialmente festoso che ben presto divenne teso e con qualche episodio da censurare assolutamente. Una volta sul terreno di San Pietro iniziò la fase 2 della preparazione caratterizzata dalla divisione in due gruppi (A-B) del GRUPPO PIANESI, cosa che provocò enormi malcontenti in seno alla squadra che non riconosceva in quel modo di gestire e vivere il gioco del calcio i valori ed il fine per cui si era presenti e vogliosi di godersi lo sport ed i tanti amici… uno per uno. La visione del foglio di carta dove erano segnati i componenti del gruppo A e del gruppo B fu davvero un colpo tristissimo per un GRUPPO così affiatato e fu ancor più duro vedere 15 dei tuoi amici correre dall’altro lato del campo…da brividi.
Casualmente ci trovammo in un angolo del campo io(miciolla), palazzo, fenomeno (milione), gus etc. che al richiamo dei capi gruppi (gruppo aaaaaa qua…gruppo b liiii) rispondemmo spontaneamente all’unisono NOI SIAMO IL GRUPPO C…iatuvenn! Ci avevano rotto le palle con le divisioni, le punizioni, le cazziate etc etc, non se ne poteva più. Eravamo un Gruppo stupendo per valori tecnici e morali e sentivamo tutti il bisogno di scambiarci amicizia l’un l’altro in quelle 2 ore di campo… si trattava sempre di un gioco e soprattutto di una seconda categoria e quel che si voleva imporre risultava ai più ridicolo ed insensato. Noi, il Gruppo C, volevamo semplicemente cambiare l’approccio allo sforzo fisico NECESSARIO per la giusta espressione atletica del gioco. Nel gruppo c primeggiava il voler eseguire le svariate attività fisiche insieme agli amici di squadra con lo spirito naturale e goliardico del quale siamo sani portatori sin da quando eravamo pulcini…insomma eravamo contro l’esasperazione del calcio che produce naturale esaurimento e nulla più. Ad avvalorare tale tesi era ed è che la maggior parte di noi lavora o studia l’intera giornata, accumulando stress , solitudine etc etc…non aggiungo altro a questo pensiero se non “ SUDARE IN ALLEGRIA...DIVERTIAMOCI PUNTO”
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